mercoledì, gennaio 25, 2006
mercoledì, gennaio 04, 2006
Il surrene
Questa microfotografia mostra una visione panoramica del surrene, di cui è riconoscibile la capsula (a destra), la regione costicale (al centro) e la midollare (a sinistra).
Il parenchima della corticale è suddivisibile in tre regioni, dove i cordoni ghiandolari assumono forma differente: la regione più esterna prende il nome di zona glomerulare e i cordoni sono ripiegati a formare dei gomitoli. Questa zona è poco spessa e secerne ormoni mineralcorticoidi come l'aldosterone, dietro lo stimolo dell'angiotensina II e della concentrazione ematica di potassio, i cui effetti si esplicano sul tubulo renale. Questa microfotografia mostra per l'appunto un ingrandimento della zona glomerulare.
Al di sotto si trova la zona fascicolata, più ampia, formata da cordoni che discendono rettilinei e paralleli tra loro. Questi secernono ormoni glicocorticoidi, come il cortisolo, importante per il metabolismo dei carboidrati ma anche potente anti-infiammatorio naturale, riducendo in circolo il numero e la funzionalità linfocitaria. Questa microfotografia mostra la zona fascicolata, compresa tra la glomerulare (in alto) e la reticolare (in basso).
La zona più interna della corticale è infatti la reticolare, formata da cordoni ramificati, tortuosi e anastomizzantisi tra loro. Le cellule di questa sottile regione sono in grado di secernere ormoni sessuali (androgeni, estrogeni e progesterone). Osservazioni più recenti portano a credere che non vi sia una distinzione così netta, da un punto di vista funzionale, tra zona fascicolara e reticolare e che entrambi siano in grado di produrre sia armoni corticosteroidei che sessuali. Inoltre, entrambe possono contenere riserve di acido ascorbico (vitamina C). Questa microfotografia mostra la zona reticolare, al centro, tra la fascicolata (in alto) e la midollare del surrene (in basso).
Le cellule della zona corticale sono poliedriche, ricche di organuli citoplasmatici e di vacuoli lipidici ma povere di granuli. In passato si è ritenuto che le cellule della zona glomerulare migrassero verso la reticolare, sostituendo e rigenerando il parenchima ghiandolare; oggi questa teoria è stata abbandonata, preferendo una visione più moderna che vedrebbe la rigenerazione del parenchima ghiandolare a partire da una cellula indifferenziata, anche se ancora questa non è stata identificata chiaramente. Infine, la corticale, in tutti e tre i suoi strati, contiene cellule neuroendocrine (APUD) disperse, ad azione paracrina e quindi regolatrice della secrezione ormonale.
La midollare del surrene è la zona più interna avvolta quasi completamente dalla corticale, tranne che in corrispondenza dell'ilo dell'organo. Contiene grandi cellule poliedriche, i feocromociti, cellule neuroendocrine ricche di granuli di secrezione, contenenti catecolamine (adrenalina e noradrenalina), che sotto lo stimolo del sistema nervoso simpatico, vengono immessi in circolo per esplicare una azione sistemica. Infatti, i feocromociti possono anche essere considerati cellule gangliari ortosimpatiche, e sono presenti sia isolate che a formare piccoli gruppi. Mentre prima si pensava che questi due ormoni venissero prodotti da due citotipi differenti, oggi sappiamo che entrambi possono trovarsi all'interno della stessa cellula. Questa microfotografia mostra un ingrandimento della midollare. Le cellule possono assumere una tintorialità differente, da più scure a più chiare, a seconda del loro stato funzionale.
I sinusoidi della zona corticale si continuano anche nella midollare, trasportandovi anche glicocorticoidi e altri precursori necessari per la sintesi ormonale. Pur tuttavia, nella midollare è presente una seconda rete sinusoidale, che nasce da arteriole che perforano la corticale senza emanare capillari, prima di aver raggiunto la midollare. Si pensa che questa doppia rete sinusoidale della midollare possa avere una ragione funzionale d'esistere, anche se ancora non lo si è spiegato nel dettaglio.
Il surrene presenta una rete linfatica pericapsulare e una midollare, che confluiscono verso i linfatici che escono dall'organo assieme alla vena surrenalica. La corticale invece è priva di apporto linfatico. Infine, mentre le lesioni della midollare del surrene possono non determinare alcuna sintomatologia, una patologia che esclude la funzionalità della corticale può determinare morte del soggetto.