Le vie urinarie
La mucosa è costituita da un epitelio e da una lamina propria. L'epitelio delle vie urinarie prende il nome di epitelio di transizione o urotelio. È un epitelio pluristratificato caratterizzato dalla capacità di modificare la forma degli elementi cellulari in base ai momenti funzionali, trovandosi a rivestire organi che possono essere sottoposti ad una distensione intensa e prolungata. Le cellule dell'epitelio a riposo appaiono con isoprismatiche, mentre durante gli stati di distensione divengono pavimentose. Generalmente si distinguono tre strati di cellule nell'urotelio: basali, intermedie e superficiali. Il numero degli strati cresce andando dai calici alla vescica, dove normalmente troviamo da 6 a 9 strati, per poi ridursi drasticamente nell'uretra. Inoltre, l'urotelio vescicale si caratterizza anche per il fatto che possiamo trovare cellule del sistema neuroendocrino diffuso (APUD). In questa microfotografia è mostrata la mucosa, con l'epitelio che sovrasta la lamina propria.
La lamina propria della mucosa è caratterizzata dalla presenza di numerosi vasi ematici e linfatici. I vasi ematici danno luogo ad una ricca rete di capillari fenestrati. La lamina propria della vescica è particolarmente spessa e sono presenti fascetti di fibrocellule muscolari lisce, a simulare la presenza di una irregolare muscolaris mucosae.
La tonaca muscolare delle vie urinarie è costituita da due strati, uno longitudinale interno ed uno circolare esterno, tranne nella vescica. Qui troviamo tre strati, due longitudinali con in mezzo uno circolare, tranne che al livello del collo, in prossimità dello sbocco dell'uretra, dove nel maschio è presente un solo strato circolare e nella donna uno strato obliquo.Una tonaca avventizia è virtualmente presente in tutti gli organi delle vie urinarie, anche se più rappresentata negli ureteri, meno nei calici e nella pelvi, praticamente assente nell'uretra e parzialmente rivestita dal peritoneo nella vescica in maniera differente nell'uomo e nella donna, per i diversi atteggiamenti del peritoneo parietale pelvico.

1 Comments:
Le cellule dello strato basale sono cellule indifferenziate che periodicamente, seppur molto lentamente si differenziano per formare elementi maturi che sostituiscono le cellule che vanno morendo. Se vi è una lesione, però, il ritmo mitotico di queste cellule cresce e queste cellule riescono a riparare rapidamente la lesione. Da queste cellule però possono insorgere neoplasie epiteliali benigne e maligne. Le neoplasie maligne, a differenza di quelle benigne, non rimangono confinate nell'epitelio, ma si approfondano nella lamina propria e invadono i vasi ematici e linfatici, dando metastasi a distanza. Le cellule basali dell'urotelio possono però normalmente, formare dei nidi di cellule epiteliali anche al di sotto della membrana basale; queste strutture prendono il nome di nidi di Brunn e non vanno confuse con una invasione da parte di un carcinoma inesistente. Inoltre, a volte l'urotelio può essere sede di una metaplasia squamosa, specie in seguito a stimoli flogistici cronici: l'urotelio si trasforma in un epitelio pavimentoso pluristratificato e su questo possono impiantarsi lesioni displastiche e neoplastiche.
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Francesco Cappello, at 5:56 PM
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