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The Anatomist

mercoledì, ottobre 19, 2005

Il midollo osseo


Il midollo osseo si trova all’interno della diafisi delle ossa lunghe e tra le trabecole spugnose delle epifisi e delle ossa piatte. Nel bambino è presente praticamente in tutte le ossa dello scheletro, mentre durante lo sviluppo si va atrofizzando procedendo in senso disto-prossimale, fino a ritrovarsi, nell'adulto, solo nelle ossa dello scheletro assile, come le vertebre, lo sterno, le coste e le ossa craniche, e nelle coxe. Il midollo osseo contiene sia cellule “staminali”, ovvero cellule in grado di dare origine a tutte le cellule ematiche (e probabilmente non solo a quelle), che progenitori, cellule ancora indifferenziate ma orientate verso la differenziazione eritroide (globuli rossi), linfoide (linfociti), mieloide (granulociti e monociti) e megacariocitoide (piastrine). Da questi progenitori si originano colonie di precursori, cellule che proliferano e soprattutto, acquisiscono tutte quelle caratteristiche morfologiche e funzionali degli elementi maturi. In realtà la maggior parte delle cellule ematiche non completa il suo differenziamento nel midollo. Tra i leucociti, ad esempio, i linfociti T migrano nel timo e i linfociti B, come già detto, terminano la loro differenziazione diventando plasmacellule; anche i monociti sono cellule che viaggiano nel sangue e termineranno il loro processo differenziativo diventano una macrofagi.
Sparsi tra queste colonie cellulari in via di maturazione ci sono cellule adipose, la cui abbondanza lascia intravedere altre funzioni, ancora non conosciute, oltre quelle di riserva di energia per questo tessuto invero così metabolicamente attivo. Il midollo in attività appare rosso (midollo rosso) per la preponderante presenza di eritrociti in via di maturazione; normalmente, la quota di adipociti in un midollo rosso non supera il 40-50%. Questa percentuale ovviamente è maggiore nel midollo che ha perso la sua funzionalità, o laddove questa è molto ridotta, essendo questo occupato fino al 95-99% da tessuto adiposo e assumendo quindi un colorito giallastro (midollo giallo). Infine, oltre alla funzione ematopoietica, il midollo osseo può presiedere alla fagocitosi, alla produzione anticorpale e all'emocateresi, ovvero la distruzione degli elementi corpuscolati del sangue.
Questa microfotografia mostra una sezione di midollo sottoposta ad immunocolorazione con anticorpo primario anti CD68. In rosso, le cellule di origine monocito-macrofagica


Quest'altra mostra, a forte ingrandimento, un megacarioblasta; in rosso le molecole di HSP10.

1 Comments:

  • Il midollo può essere sede di varie patologie a carico delle linee maturative emopoietiche. La maturazione può essere rallentata, accelerata, bloccata; si può avere una carenza o un eccesso di tutte le linee cellulari per cause congenite o acquisite. L'anemia è una condizione spesso dovuta ad una carenza di produzione di eritrociti, mentre l'eritrocitosi è la condizione opposta ed entrambe possono dar luogo a sindromi cliniche. Le leucemie sono neoplasie in cui vi è in circolo una notevole quantità di precursori immaturi (blasti) e la gravità dipende sia dal tipo e dal numero di precursori, sia dal loro livello di immaturità. In ogni caso, la diagnosi non può prescindere da un esame istologico del midollo osseo, che segue a biopsia osteomidollare (BOM); le sedi dove più frequentemente viene effettuata una BOM sono lo sterno e l'ala iliaca e il tessuto prelevato, trattato appositamente, viene osservato al microscopio per stabilire se e quale patologia è in atto. Spesso l'osservazione con le tecniche tradizionali (ematossilina-eosina, PAS) non è sufficiente e sono necessarie più approfondite indagini immunoistochimiche, per stabilire il tipo di popolazione blastica che sta proliferando senza differenziarsi, o indagini citogenetiche, per verificare la presenza di alterazioni genetiche congenite o acquisite note.

    By Blogger Francesco Cappello, at 3:26 PM  

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