Colon, mucosa
Microfotografia di mucosa di grosso intestino, colorata col metodo PAS, che mostra ghiandole tubulari sezionate obliquamente; l'epitelio delle ghiandole è costituito prevalentemente da cellule caliciformi mucipare, che appaiono colorate in violetto. Il tessuto connettivo reticolare della lamina propria interposto tra le ghiandole è infiltrato da elementi linfoidi.
1 Comments:
Il carcinoma del colon, come in altri distretti, si origina da una lesione epiteliale benigna, piana o polipoide, che si espande per diventare un cancro invasivo. Tuttavia non tutti i polipi colon rettali sono lesioni pre-neoplastiche; per i polipi iperplastici, ad esempio, non è stata dimostrata alcuna potenzialità trasformativa in senso maligno, a differenza invece dei polipi adenomatosi (adenomi tubulari), i quali sono considerati delle vere lesioni pre-neoplastiche. La loro prognosi è legata sia alla grandezza, sia alla presenza e al grado di displasia. Per displasia si intende una alterazione della differenziazione cellulare, dimostrabile istologicamente, ma priva delle alterazioni citologiche tipiche del cancro. La displasia presente negli adenomi tubulari è l'effetto dell'insorgenza di mutazioni a carico delle cellule germinali che si trovano presso il fondo delle ghiandole intestinali; queste cellule vanno incontro periodicamente a divisioni mitotiche e si differenziano nei vari citotipi dell'epitelio del colon, determinandone la sua continua rigenerazione. Una alterazione del processo differenziativo (displasia) si manifesta con l’accumulo, nello spessore dell’epitelio, di cellule che proliferano senza differenziarsi o la cui differenziazione è ritardata. L’epitelio risulta dunque ispessito per l’accumulo delle cellule non differenziate. Si è giunti quindi a codificare la sequenza “adenoma-carcinoma”; partendo da un adenoma tubulare con displasia di grado crescente (lieve, moderata e severa), si arriverebbe al carcinoma invasivo ed infine metastatico.
By Francesco Cappello, at 10:28 AM
Posta un commento
<< Home